Cicadelle

Cicadelle

(Cicadellidae)

Sono insetti emitteri, chiamati anche cicaline, affini agli afidi, dotati di apparato boccale pungente-succhiante, col quale si cibano della linfa delle piante. Devono il loro nome alla vaga rassomiglianza con piccole cicale. Alcune specie sono dannose per le piante di cui si nutrono, come la cicala della vite che è un vettore di flavescenza dorata, una malattia molto contagiosa e mortale per la vite. Quando sono disturbate, spiccano salti improvvisi, ma sono anche capaci di compiere brevi voli. Attaccano numerose piante, sia in serra, sia all'aperto, ma i loro danni diretti di solito sono modesti: si limitano a pungere le foglie nella pagina inferiore, provocando decolorazioni; tuttavia sono pericolose, perché trasmettono le virosi. Si combattono con irrorazioni di insetticidi.

Cicadella dei rododendri

(Graphocephala coccinea)

E' uno dei più pericolosi parassiti dei rododendri e delle azalee, nelle cui gemme la femmina depone le uova, rendendole recettive alle infezioni fungine. Le forme giovani compaiono da marzo-aprile in poi; gli adulti, di colore blu scuro, con due strisce rosso vivo, compaiono da agosto a settembre.

Cicadella dei rosai

(Typhlocyba rosae)

E' un piccolo insetto di colore giallastro, che, come tutte le cicadelle, spicca grandi salti quando è disturbato. Queste cicadelle si trovano numerose anche sulle foglie dei pioppi. Nelle rose punge la pagina inferiore delle foglie, per succhiare la linfa, e provoca la comparsa di 2 strisce bianche ai lati della nervatura principale. Se l'infestazione è grave, le foglie ingialliscono e cadono.

Cicadella delle serre

(Empoasca decipiens)

Questa cicadella, sia allo stadio di adulto, sia allo stadio giovanile, succhia la linfa di molte piante allevate in serra. Le foglie attaccate presentano aree decolorate sulla pagina superiore, mentre su quella inferiore sono visibili i residui delle forme giovanili.

Cicadella buffalo

(Stictocephala bisonia)

Gli adulti raggiungono le piante di pero e di altri fruttiferi nei mesi di luglio-agosto. Sul finire dell'estate le femmine, per mezzo del robusto ovopositore, formano incisioni verticali nei rametti nella profondità delle quali depongono 6-12 uova, in due file contrapposte e disposte a raggiera. Le neanidi nascono in primavera; lasciatesi cadere sulla vegetazione sottostante completano il loro sviluppo a spese delle foglie di leguminose. Le lesioni effettuate in occasione delle ovideposizioni portano alla comparsa di cancri che pregiudicano il regolare sviluppo dei rami. Con la potatura invernale tagliare e bruciare i rami nei quali sono avvenute le ovodeposizioni. Nei frutteti inerbiti ricorrere a ripetuti sfalci durante la primavera per ostacolare lo sviluppo delle forme giovanili della cicadella.

Cicadella della flavescenza dorata

(Scaphoideus titanus)

E' un fitofago importante non per i danni diretti che arreca, ma per il suo ruolo di vettore della <<flavescenza dorata>>. Sverna tramite uova inserite in gruppi allineati nei tralci di due anni o nel legno più vecchio. Le neanidi nascono nella seconda metà di maggio, ma la schiusa delle uova si prolunga fino a metà luglio con il massimo sgusciamento alla fine di maggio o ai primi di giugno. Gli adulti compaiono da metà luglio a metà agosto, dopo 50-55 giorni dalla nascita delle neanidi. Essi vivono per circa un mese, quindi si accoppiano per deporre le uova svernanti.

Cicadella sputacchina

(Philaenus spumarius)

L'insetto è comune anche sulle piante erbacee dove le sue forme giovanili succhiano la linfa immerse in una massa schiumosa. Compie più generazioni all'anno, ma la sua presenza sul ribes è limitata al periodo primaverile. I danni arrecati sono di scarsa importanza economica. Per i limitati danni arrecati non sono necessari interventi.

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