Ditteri
Ditteri
Sono insetti che allo stadio adulto presentano 2 sole ali; alcuni sono molto dannosi, come la mosca della frutta, la mosca domestica, la zanzara, la mosca della cipolla e quella delle olive. I ditteri sono diffusi ovunque, dalle pianure a livello del mare fino alle regioni montuose, comprendono circa 85.000 specie di insetti, generalmente di piccola e media taglia; tuttavia esistono anche Ditteri di grandi dimensioni. Sono particolarmente nocive le larve, che si sviluppano all'interno dei frutti, i quali cadono e sono immangiabili, o comunque deprezzati. Le larve dei ditteri si riconoscono perché sono apode, cioè prive di zampe, molli, spesso di colore bianchiccio. Esistono numerose larve di ditteri che provocano gravi danni alle piante da giardino e da orto, consistenti soprattutto nella apertura di gallerie nei bulbi e nelle radici carnose. La lotta contro i ditteri consiste in interventi agronomici, come lo spostamento dell'epoca di semina, le lavorazioni del terreno e l'eliminazione di piante da frutto selvatiche, su cui gli insetti vivono indisturbati.
Mosca dell'olivo
(Bactrocera oleae Gmelin)
Compie un numero variabile di generazioni all'anno, secondo il clima, e sverna come pupa nel terreno. Nell'Italia settentrionale compie 2-3 generazioni; nelle zone meridionali ne compie 6-7. In aprile maggio avviene lo sfarfallamento dei primi adulti. Le prime infestazioni si verificano, tuttavia, solo fine giugno o in luglio. Le femmine all'atto della ovodeposizione conficcano l'oviscapo nelle drupe formando piccole ferite triangolari in fondo alle quali depongono un'uovo. Nelle annate favorevoli allo sviluppo dell'insetto in ogni oliva vengono deposte più uova. La nascita delle larve avviene dopo 2-6 giorni di incubazione o solo dopo una decina in autunno. giunte a maturità dopo 10-20 giorni si impupano all'interno delle gallerie che hanno scavato nella polpa. Gli adulti sfarfallano dopo una settimana o poco più. Particolarmente dannose sono le infestazioni dei mesi di settembre-ottobre, sia sulle varietà da tavola che da olio. Il danno arrecato si rileva assai grave in quanto porta alla produzione di un'olio con elevata acidità. In rapporto con la mosca delle olive vive il cecidomide Prolasioptera berlesiana, le cui femmine depongono le uova entro le ferite di ovodeposizioni della mosca, inoculando nel contempo il fungo simbionte Camarosporium dalmaticum. Questo costituisce l'alimento della larva della cecidomia, dopo che ha svuotato l'uovo della mosca, ma è poi causa del marciume della drupe.
Olive attaccate dalla mosca
Mosca della cipolla
(Delia antiqua)
Supera l'inverno come pupa nel terreno. Gli adulti fuoriescono dalla metà di marzo a tutto aprile, quando la temperatura del terreno raggiunge i 7-8 °C. Le femmine depongono le uova, isolate o in piccoli gruppi, nel terreno, vicino alle piante o al loro colletto. Dopo 3-8 giorni nascono le larve che, raggiunta la maturità in 2-3 settimane, si impupano poi nel terreno. A metà maggio compaiono i nuovi adulti, dai quali ha origine la seconda generazione. Annualmente compie sino a 4 generazioni con larve attive fino agli ultimi giorni di novembre. I danni sono l'ingiallimento e la morte della pianta il cui bulbo è infestato da larve apode, microcefale, bianco-giallastre.
Danni provocati dalle larve della mosca
Mosca del cavolo
(Delia radicum)
Trascorre l'inverno come pupa nel terreno. Gli adulti compaiono in aprile-maggio, quando la temperatura del terreno a 5-8 cm di profondità raggiunge gli 8-9 °C, e depongono uova bianchissime, in modo isolato o in gruppi di 2-3 elementi, alla base delle giovani piante. Dopo una settimana nascono le larve che penetrano dal colletto, scavano gallerie nella radice e risalgono anche all'interno dei piccoli fogliari determinando la marcescenza dei tessuti e la morte della pianta. Il dittero compie 3-4 generazioni all'anno, con una diapausa estiva da parte delle pupe con temperatura del terreno oltre 22 °C e un'interruzione della suddetta quando la temperatura del terreno scende sotto i 20 °C, mentre a 15 °C le pupe dell'ultima generazione entrano in diapausa invernale.
Danni provocati dalla larva della mosca
Mosca della bietola
(Pegomya betae)
Gli adulti sono lunghi poco più di 0,5 cm, con torace grigio e addome grigio-giallo con una linea dorsale bruna. Compaiono a fine aprile e depongono uova bianche, allungate, in gruppi di 3-8 elementi, sulla pagina inferiore delle foglie. Le larve vivono fra le due epidermidi formando mine che finiscono per confluire interessando una gran parte del lembo. A maturità si impupano nel suolo. Il dittero compie 2-5 generazioni all'anno.
Danni provocati dalla larva della mosca
Mosca della carota
(Chamaepsila rosae)
Il dittero sverna allo stato di pupa nel terreno e compare da adulto in aprile-maggio per deporre le uova in piccoli gruppi alla base delle piante. Dopo 10-12 giorni nascono le larve che si affondano nel terreno per penetrare nei fittoni dove scavano gallerie irregolari. Giunte a maturità dopo circa un mese si impupano entro gli organi danneggiati o nel terreno. In giugno-luglio avviene lo sfarfallamento dei nuovi adulti, seguito, talora, da un ulteriore volo in settembre-ottobre. Particolarmente colpite sono le colture realizzate all'inizio della primavera per la produzione di fine estate.
Carota danneggiata dalla larva della mosca
Rimedio
PRESTO BIO FEROMONI CONTRO IL VERME DELLA CAROTA PER TRAPPOLA INSETTI
Il trattamento con i feromoni è una soluzione al 100% ecologica per eliminare questo insetto dannoso. Il principio è di imitare le sostanze volatili emessi dall’insetti femmine (feromone femminile) al fine di giocare un ruolo di riconoscibilità e di attrazione sessuale sui maschi. Questi sono attirati e si fanno intrappolare e eliminare. In questo modo si evita l’accoppiamento, la riproduzione e quindi la deposizione delle uova.
AZIONE : Trattamento contro la mosca responsabile del verme della carota. Dopo aver passato l’Inverno in ibernazione sotto forma di pupe le mosche compaiono nel mese di Maggio. Hanno in genere 2 cicli di attività da Maggio a Luglio. In certe regioni un terzo ciclo in Autunno. Si accoppiano poi depongono le uova nel terreno in prossimità delle piante che parassitano. Le larve responsabili dei danni nasceranno dopo 10/12 giorni. Dal terreno si portano sulla carota e penetrano nella radice di cui si nutrono scavando delle gallerie. Dopo un mese, alla fine del loro sviluppo, le larve lasciano la radice, si posizionano nel terreno vicino per passare l’Inverno sotto forma di pupe. Il principio è di utilizzare i feromoni specifici della femmina per attirare il maschio per intrappolarlo e evitare l’accoppiamento e la deposizione della uova di dove nasceranno le larve (vermi).
ALBERO/COLTURA : Carota
USO : I feromoni si utilizzano con una trappola. Utilizzare un solo feromone per trappola. Posizionare le trappole quando le piante spuntano da terra.
CONFEZIONE : In scatola di 2 capsula di feromoni. Ogni capsula è confezionata in busta a tenuta stagna.
Le buste di feromoni si conservano al freddo (fino a 3 anni in frigo – fino a 5 anni in congelatore).
UTILIZZO : Ogni capsula di feromoni si utilizza subito dopo l’apertura della busta. Occorre metterla nel piccolo contenitore porta capsula della trappola a feromoni. La trappola + capsula sono da posizionare nell’albero da proteggere.
DOSAGGIO/SUPERFICIE TRATTATA : Utilizzare una trappola ogni 5 metri lineari o ogni 4 mtq.
Mosca del sedano
(Euleia heraclei)
Le larve del dittero scavano ampie mine nel parenchima delle foglie del sedano e del prezzemolo, rispettando le due epidermidi. A maturità fuoriescono e si lasciano cadere al suolo dove si impupano a poca profondità, nel terreno, all'interno di un pupario color giallo paglia e con solcature trasversali. Compie 4 generazioni all'anno e trascorre l'inverno alla stato di pupa nel terreno.
Sedano danneggiato dalla larva della mosca
Mosca dell'aglio
(Suillia univittata)
Colpisce le coltivazioni prossime ai luoghi di sviluppo del tartufo bianco (Tuber magnatum). Si evolve con 2 generazioni all'anno: una primaverile (in marzo-aprile) a spese delle piante di aglio e una autunnale (in settembre-ottobre) a spese del tartufo. Alla fine dell'inverno le femmine depongono mediamente 60-65 uova, una o più per pianta, sulle foglie a livello del suolo. La larva penetra all'interno del pacchetto fogliare, completando lo sviluppo in un mese circa, per poi fuoriuscire e impuparsi nel terreno per dare l'adulto alla fine di maggio o giugno. In luglio-agosto viene effettuata la deposizione delle uova sui tartufi, nei quali le larve (2-8 per tartufo) completano lo sviluppo in 30-45 giorni per fuoriuscire, impuparsi e dare gli adulti 25-40 giorni più tardi. I danni sull'aglio sono: erosioni e sfibratura interna del mazzetto fogliare delle giovani piante compiute da una larva giallo paglierina lunga 7-9 mm; ingiallimento e disseccamento della parte sovrastante ed emissione di nuove foglie.
Danni provocati dalla larva della mosca
Minatrice dell'agrifoglio
(Phytomyza ilicis)
E' un insetto dittero di piccole dimensioni, che, allo stadio di larva, scava gallerie all'interno delle foglie di agrifoglio, senza danneggiare direttamente l'epidermide superiore o quella inferiore; le foglie attaccate presentano pustole brune. Tuttavia i danni sono solitamente poco ingenti, fatta eccezione per le piante giovani, che, attaccate da questi insetti, crescono stentatamente o addirittura possono morire.
Danni provocati dalla larva minatrice
Mosca delle ciliegie
(Rhagoletis cerasi)
E' un dittero, che provoca gravi danni alle coltivazioni delle principali prunoidee: ciliegio, pesco, albicocco, susino. Gli insetti adulti sono piccole mosche di colore nero, con ali iridescenti, caratterizzate da 4 fasce trasversali nero-azzurre; essi compaiono verso la metà di maggio, o anche prima nelle regioni meridionali, si accoppiano e depongono un uovo per ogni frutto. Dalle uova hanno origine le larve, biancastre, appuntite, che si nutrono dei succhi del frutto che sta per maturare, danneggiandolo gravemente; la larva penetra sempre più in fondo, e, giunta al nocciolo, spesso provoca la caduta del frutto; in ogni caso, questo diventa molle e facilmente marcisce. Le larve, alla fine del loro sviluppo, escono dal frutto, già caduto o ancora sull'albero, e si impupano nel terreno, dove svernano.
Danni provocati dalla larva mosca delle ciliegie
Rimedio
Zapi Insetticida Bassa Carenza Biologico 100 Ml Pyganic 1.4
Insetticida naturale estratto dal fiore del piretro.
Punti di forza:
• Per uso biologico
• Ampia gamma d’insetti
• Vasto campo d’impiego
• Bassa carenza
Formulazione: liquido concentrato emulsionabile. Contiene misurino.
Campo d’impiego: fruttiferi (pomacee, drupacee, agrumi, ciliegio, vite, ortaggi (pomodoro, melanzana, peperone, cucurbitacee, cavolo, fagiolo, pisello, spinacio), fragola, floreali e ornamentali.
Lotta contro: afidi, aleurodidi, dorifora, tripidi, mosche degli ortaggi, cimici, cavolaia, tignole, piralide, cicaline, tentredini, psille, tingidi, mosche della frutta, altica, metcalfa, lepidotteri defogliatori, coleotteri defogliatori, formiche.
Dosi consigliate: 16-24 ml/10 lt acqua.
Registrazione: Pyganic 1.4 PFnPE - Reg. n. 12566 del 15/03/2005 Prodotto Fitosanitario (PFnPE)
SDS: SI
Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.
VITHAL INSETTICIDA LIQUIDO SISTEMICO EPIK SL 15 ml
Insetticida Aficida ad azione sistemica, a base di acetamiprid Epik SL
Questo insetticida, grazie all'azione sistemica dell'acetamiprid, permette di controllare numerose specie di insetti dannosi per le piante da orto e da giardino, fra cui afidi, cocciniglie, aleurodidi, mosca, psille, tentredini, minatrice fogliare, metcalfa, cicalina e altri parassiti dall'apparato boccale succhiante.
Proprio per le sue caratteristiche sistemiche infatti, permette l'eliminazione di quegli insetti che invece di "masticare" la foglia, ne succhiano la linfa, difficilmente controllabili quindi con gli insetticidi che agiscono per contatto.
Composizione:
- Acetamiprid puro g 4,67 (50g/l)
- Coformulanti q.b. a g 100